Poliworking, ovvero chi fa più di un lavoro

Tra le nuove tendenze che dominano il mondo del lavoro c’è chi, e sono in molti, sceglie di lavorare meno e chi… di più, o per essere più precisi, sceglie di avere più di un impiego. Una diversificazione che talvolta è motivata dalla necessità economica. Altre volte rappresenta invece una fase di passaggio dove si transita da un mestiere da dipendente a un’occupazione in proprio o viceversa. Oppure può trattarsi di uno stile di vita dove, avere impieghi di natura diversa, rappresenta uno stimolo oltre a dare la possibilità di esprimere più di un talento. Secondo un sondaggio dell’azienda statunitense Patchex, negli Stati Uniti il 40% delle perso  ne dichiara di svolgere più lavori nello stesso momento e la generazione Z è la più propensa a farlo, con il 46% del totale. La maggior parte di coloro che hanno più lavori a tempo pieno sono freelance (92%) o sono ai livelli iniziali delle loro carriere (79%). Di certo si tratta di una tendenza che rappresenta bene il mondo di oggi, dove spesso non si fa un solo mestiere per tutta la vita. Oggigiorno sempre più persone, nel corso del proprio cammino, sperimentano ruoli, professioni e modalità diverse. Con questo reportage abbiamo voluto esplorare le sfumature del poliworking tramite le storie di tre ticinesi…



Giada P.

Età: 37 anni
Città: Minusio
Formazione: Master of Arts (M.A.) in Cultural Studies (Major in Cultural and Social Anthropology)– Universität Luzern
Sogni professionali: Il mio sogno professionale è di continuare a lavorare e contribuire nel mondo culturale, un settore che mi appassiona profondamente e che mi permette di esprimere la mia creatività e il mio impegno sociale.


Sono docente professionista alla SUPSI, dove insegno nel Bachelor in Leisure Management,
e lavoro come freelance nella comunicazione di progetti culturali, film e iniziative letterarie. Questa combinazione mi permette di integrare l’insegnamento accademico con esperienze pratiche e creative. Collaborazioni che stimolano la mente e lo spirito. 

Collaboro con università, case editrici, eventi letterari, case di distribuzione e produzione di film svizzeri, e festival di cinema. Questa varietà mi consente di affrontare progetti diversi e stimolanti. 

Perché hai scelto di avere più lavori?
Dopo aver accumulato quasi dieci anni di esperienza ad alta adrenalina con il Locarno Film Festival, ho sentito il bisogno di diversificare e cercare stimoli sempre nuovi. La varietà di lavori mi consente di incontrare persone diverse, esplorare ambiti differenti e mantenere viva la mia curiosità professionale. 

Gli svantaggi?
Tra gli svantaggi spicca la necessità di essere sempre reperibile e la difficoltà nel tracciare confini netti tra vita privata e lavorativa possono essere sfidanti. Talvolta hai la percezione di lavorare costantemente e può sembrare che si lavori 24 ore su 24.
Un altro svantaggio è legato alle entrate che sono variabili e talvolta difficili da prevedere, e possono non essere proporzionate al lavoro fatto.

I vantaggi?
La flessibilità lavorativa mi consente di gestire meglio il mio tempo, particolarmente utile per bilanciare le esigenze familiari. Posso lavorare durante le sere e i fine settimana per recuperare ore di lavoro in caso di malattie impreviste o altre emergenze. La varietà dei progetti e delle collaborazioni arricchisce la mia esperienza professionale e mi permette di crescere continuamente nel mio campo. L’opportunità di lavorare con persone e organizzazioni diverse stimola la mia creatività e mi offre sempre nuovi punti di vista.



Giulio P.

Età: 40 anni
Città: Ginevra
Formazione: Design del prodotto
Sogni professionali: Avere più tempo da perdere


Sono al contempo designer di interni e designer di prodotto, due lavori simili, ma con sostanziali differenze nel processo creativo. Il primo impiego lo faccio all’80% e ricopro il ruolo di responsabile del dipartimento di disegno di interni dello studio di architettura Pierre-Alain Dupraz Architectes, mentre come designer di prodotto copro il restante 20% lavorando per il mio studio Laca’ Studio. Disegno mobili e oggetti su commissione, progetto installazioni temporanee, penso a spazi di vita domestica oltre che a spazi espositivi. In generale, cerco di essere un buon consigliere nell’utilizzo dei nostri mobili e nella relazione che instauriamo con gli spazi in cui viviamo. Mantengo un equilibrio tra le attività come dipendente e indipendente abbastanza naturalmente, senza troppi pensieri. La scelta di avere  due occupazioni diverse è stata soprattutto una questione di opportunità. Non è stata una vera scelta ponderata, mi ci sono trovato un po’ per caso, ma nonostante ciò lo trovo molto interessante.

Avere più attività, nel mio caso, significa avere più progetti di differente natura allo stesso tempo. Questo mi libera dal rischio di essere assorbito da parte di un progetto unico sul lungo termine, un rischio dal quale preferisco stare alla larga per il momento, in parte per la buona riuscita del progetto stesso e in parte per una questione di benessere mentale. Quali sono i miei obiettivi? Invertire il rapporto dei due mestieri puntando sul mio studio e, perché no, aggiungerne anche un terzo.



Carola L.

Età: 29 anni
Città: Paradiso
Formazione: Dipl. SSS gerente albergatore e ristoratore (Hotel Management)
Sogni professionali: Vivere solo del mio online business e secondo i miei termini.


Attualmente ho due vite lavorative. Una da dipendente come segretaria e, da un anno, una da indipendente come imprenditrice digitale. Sono impiegata come Segreteria polivalente presso una ditta di commercio al dettaglio a Lugano. Lavoro a tempo pieno da dipendente al 100% e mi occupo principalmente della gestione del front e back office. A tempo parziale sono un’imprenditrice digitale indipendente, ho avviato la mia attività online l’anno scorso. Mi capita di lavorare quando torno
a casa dal mio lavoro tradizionale. Qualsiasi festivo, fine settimana o vacanza sono momenti preziosi in cui investo la maggior parte del mio tempo libero ed energie nel mio business. Spesso dico che soltanto 24 ore non mi bastano, dovrei averne almeno altre 6 in più, ahah! Comunque, cerco di dedicare minimo 1-2 ore al giorno al mio business personale. Invece di guardare la TV o fare scrolling inutile sul telefono guardando magari qualcuno che  ha la vita dei miei sogni, trovo invece il tempo per costruirmela. Quando hai un obiettivo nella vita, se è davvero grande, niente e nessuno potrà fermarti! Non hai tempo? Lo trovi! Non hai i soldi? Allora questo è proprio il motivo per cui dovresti iniziare, e non la scusa per fermarti.
Mi motivano il desiderio di cambiare e la voglia di costruire una vita professionale più libera e appagante. Il mio attuale lavoro da “segreteria ordinaria” (come a volte vengo nominata nonostante non conoscano minimamente le mie potenzialità e la mia persona), mi stava iniziando a diventare troppo stretto e non era ciò che mi appagava appieno a fine giornata. Volevo fare qualcosa che fosse più in linea con i miei valori e principi. Volevo lavorare per me stessa. Questa spinta mi ha portata ad aprire gli orizzonti e a conoscere tante persone che la pensano come me e che hanno avviato il loro online business.
A volte bisogna fare delle rinunce o dei sacrifici (es. invece di andare un giorno in gita con la mia famiglia o mio marito, resto a casa per lavorare al mio business). Ma, sono consapevole che tutto quello che sto facendo ora, mi verrà ripagato in futuro, e lo sto facendo appunto per poter passare, fra 3 o 5 anni, maggior tempo di qualità con i miei cari. Meglio lavorare duramente e con impegno per qualche anno ora che lavorare una vita per arrivare all’età di pensionamento privi di energie per iniziare a godersi davvero la vita.
Gli obiettivi che contano. Vorrei essere felice ed appagata. Vorrei fare qualcosa di significativo attraverso la comunicazione digitale e so che, grazie al mio business, tutto ciò è possibile. Posso aiutare le persone, l’ambiente e gli animali (le ultime due, sono cause a cui tengo molto). Voglio lavorare in linea con i miei principi e valori di vita. Sono convinta che tutti nel nostro piccolo possiamo fare la differenza!

 



Questo e altri articoli sul numero 420 di Progresso Sociale, il periodico dei Sindacati Indipendenti Ticinesi distribuito gratuitamente ai suoi soci.

Scaricare il numero in versione PDF

Indietro